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SOUVENIR DE FRANCE

Anno Scolastico 2002-3 / Année Scolaire 2002-3

 

 


 

QUANDO CAMMINI PER LE STRADE DI UN PAESE STRANIERO...

QUAND TU ES A L'ETRANGER...

par Annamaria Bastasin   

"Quando cammini per le strade di un paese straniero ricordati di osservare anche la gente che incontri: il loro volto, il loro sguardo, il colore della loro pelle ti comunicheranno emozioni che nessun monumento o museo può darti".

Per il mio primo viaggio all'estero ho deciso di seguire questo consiglio e, liberando la mia mente da qualsiasi pregiudizio, ho camminato per le vie di Parigi guardando attentamente chi incontravo.

"Quand tu es à l'étranger dans la rue n'oublie pas de regarder les gens que tu rencontres: leurs visages, leurs regards, la couleur de leur peau te transmettront des émotions qu'aucun monument ou musée ne peut te donner".

Pour mon premier voyage à l'étranger j'ai décidé de suivre ce conseil et, en dégagant mon esprit de tout préjugé, j'ai marché par les rues de Paris en regardant attentivement les gens que je rencontrais. 

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In visita a Eurodisney

Ici nous sommes à Eurodisney

A Fontainebleau

Ho provato sensazioni strane ma molto piacevoli: mi ha riempito di gioia il sorriso di un ragazzo di colore seduto davanti a me nel tram e anche l'abbraccio amichevole di un coreano è stato tenerissimo.

Vedere poi persone di qualsiasi razza che tranquillamente convivono, mi ha dato la sensazione di essere in mille paesi diversi nello stesso momento.

J'ai éprouvé des sensations bizarres mais très agréables: le sourire d'un garçon de couleur dans le métro m'a remplie de joie et aussi l'accolade amicale d'un Coréen a été très tendre.

Puis j'ai vu des personnes de toutes les races qui vivaient  ensemble tranquillement: j'avais la sensation d'être dans mille differents pays au même moment.

A scuola

A l'école

Studenti italiani e francesi 
in un parco vicino alla scuola

Avec nos amis françaises

Nel mio caso specifico, per di più, ho vissuto per dieci giorni in una famiglia dove il padre era cambogiano e la madre proveniva da l' île de la Réunion, vicino al Madagascar.
In casa c'era un'atmosfera mista tra Asia, Africa ed Europa: arredamento francese, dipinti della Cambogia e soprammobili dall'Oceano Indiano.
Anche a tavola potevo mangiare carne condita con lo zucchero insieme al riso, bere tisane e gustare le crêpes.
A qualcuno può sembrare una "confusione di culture", ma per me è stato un grande arricchimento, che mi ha aiutato ad aprire i miei orizzonti.
Inoltre, la ragazza che mi ha ospitato e con la quale ho stretto una bellissima amicizia, aveva molte passioni uguali alle mie e problemi simili ai miei; insomma, una giovane di 16 anni.
In conclusione non posso che ritenermi fortunata per essere stata ospitata da lei e dalla sua famiglia e sicuramente cercherò di mettere in pratica il consiglio che mi è stato dato, cioè di osservare le persone e parlare con loro per poter conoscere nuove realtà. 

En ce qui me concerne, j'ai vécu  10 jours dans une famille où le père était Cambodgien et la mère venait de l'île de la Réunion, près du Madagascar.
Chez eux il y avait une atmosphère melangée d’Asie, d'Afrique et d'Europe : ameublement français, peintures de Cambodge et bibelots de l’Océan Indien.
A table aussi je pouvais manger de la viande et du riz assaisonné avec du sucre, boire des tisanes et goûter des crêpes.
Quelqu’un peut dire que ça c'est la «pagaïe des cultures», mais, à mon avis, ça m'aidée à ouvrir mes horizons.
En outre, la jeune fille qui m’a hébergée et qui est devenue une de mes plus chères amies, avait mes mêmes passions et mes mêmes problemes: c'etait tout simplement une fille de 16 ans, une fille come moi.
En conclusion, je dois me considérer heureuse d'avoir été hébergée chez elle et sa famille.
Je chercherai sûrement à mettre en pratique ce conseil, c’est-a-dire celui d’observer les gens, de parler avec eux pour pouvoir les  connaître et saisir la réalité qui les entoure..

 

A Eurodisney

La mia famiglia francese

Ma famille française

 

UN PETIT SOUVENIR D'ITALIE!

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Il gruppo a Treviso
Tous ensemble a Trevise

In visita a Villa Emo Capodilista
Ici nous sommes à Fanzolo, à 
 Villa Emo Capodilista

(foto di © Nicoletta Galante e Giorgia Tommasi 2002)

 


VIVE LA BAGUETTE!

par Valentina Sartor   

Molto tempo è passata da quando, quella fredda mattina del  febbraio, ho preso per la prima volta l’aereo!
La paura del volo è stata sopraffatta dall’irrefrenabile voglia di raggiungere l’agognata meta: la Francia!!!
Non appena ho messo il piede a terra in aeroporto, ho potuto percepire la magica atmosfera di… PARIS…
Dieci giorni non bastano per visitare una città così bella e ricca d’arte: la Tour Eiffel, le Sacre-Coeur, il Louvre, l’Operà .. ! 
Non altrettanto interessante dal punto di vista culturale, ma senza dubbio moooolto emozionante è stata la gita a Disneyland, la città del divertimento, la cui magia ti riporta indietro con l’età e ti fa sentire.. una bambina, con tanta voglia di divertirsi!!
!
Guardando e riguardando le foto riesco ancora, a distanza di mesi , a provare quelle stupende sensazioni che hanno riempito di gioia i giorni del mio soggiorno a Dammarie-Les-Lys. 

Souvenir de Paris


A Eurodisney

I ricordi si accavallano: la scuola, la splendida famiglia che mi ha ospitata, le uscite serali, le semifinali tutte italiane di Champions League alla tv con tanto di telecronaca francese e nomi di calciatori pronunciati “en francais”!!!
Il ricordo che ho della scuola non è molto positivo: un edificio molto grande di colore scuro, con un ampio cortile che ogni cambio dell’ora si riempiva di studenti che dovevano cambiare aula per la lezione successiva. Fortunatamente in quel periodo c’era sciopero dei professori, quindi tra i banchi di scuola non ci siamo rimaste poi tanto!!!  comunque in aula è “usanza” degli studenti non star ad ascoltare i proff, ma dedicarsi ad attività più costruttive, come leggere l’ultimo numero di Biba (settimanale per ragazze), mettersi lo smalto, truccarsi o chiacchierare fino a farsi sbattere fuori dall’aula nella speranza di poter continuare tranquillamente la conversazione in caffetteria o nella sala biliardi.
E poi ci lamentiamo della scuola italiana!

Più simile al canone italiano era invece la famiglia che mi ospitava. 
La famiglia non mi faceva mancare niente, mi cucinava piatti deliziosi, specialità di diverse regioni francesi e il menu variava di giorno in giorno. Unico punto debole la famigerata baguette!! Lì viene quasi considerata un oggetto : non usano incartarla, se la passano di mano in mano, l’appoggiano dove capita e poi.. se la mangiano!! Ma del resto, anche questo fa parte della splendida Francia.. e allora “Vive la baguette!!  
Vive la france!!”

La mia famiglia francese

Ma famille française

 

 


 

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Riproduzione e diritti riservati -  Aggiornato il - Updated on: 14-feb-2009